Associazione dei Musei di Cogne
Association des Musées de Cogne

Sonveulla di Cogne - Sabato 30 novembre 2002, ore 12.00

Trasferimento a piedi verso Sonvilla, con il gruppo folkloristico Lou Tintamaro de Cogne
Inaugurazione della Maison Gérard-Dayné e presentazione dei lavori di restauro conservativo del futuro Museo etnografico e Centro di documentazione della cultura alpina (arch. Roberto Rosset)
Vin d’honneur offerto dal Comune di Cogne.

La Maison de Cogne “Gérard-Dayné”, donata dai fratelli Celestino e Valentina Dayné al Comune di Cogne nel 1991, è una delle più antiche case di Cogne, con una lunga storia architettonica di modifiche, aggiunte e adattamenti; numerose tracce sono emerse nel corso della ristrutturazione, ma rimane da scrivere la storia della casa sulla base di ricerche documentarie.

In origine, l’attuale edificio comprendeva due case separate, di due rami della famiglia Gérard, il che spiega la duplicazione di vari locali tipici di una casa di Cogne, come per esempio le due latterie e le cantine separate dei due corpi della casa. I fienili, invece, pur rimanendo con due portoni d’entrata, erano stati riuniti in un unico ambiente, di grandi dimensioni e con una struttura di travi eccezionale, di grande effetto.

I lavori di ristrutturazione, sotto la direzione dell’arch. Roberto Rosset, mostrano un altissimo livello di sensibilità nella risoluzione dei problemi di conservazione e di recupero delle caratteristiche delle case tradizionali di Cogne, e ciò permetterà un allestimento allo stesso tempo rigoroso ed evocativo.

La Maison de Cogne “Gérard-Dayné”, secondo il progetto di ristrutturazione, consiste di due parti. I locali conservati, quasi sempre nella loro interezza, soprattutto al piano terreno (e nelle cantine), con alcune camere al primo e secondo piano, costituiranno il Museo, di impronta etnografica, che proporrà ai visitatori gli ambienti in cui vivevano le famiglie di Cogne e, più in generale, le comunità di alta quota della Valle d’Aosta, e le loro attività; il fienile, in massima parte trasformato in area espositiva, con interventi che hanno permesso di mantenere la struttura delle travi e la pavimentazione originale, comprendono quattro spazi intercomunicanti, in cui si terranno mostre temporanee e multivisioni.